Una pressione eccessiva sulle vene emorroidarie che porta a congestione, gonfiore ed edema
L'effetto irritante delle feci (batteri e acidità) sulla pelle e sulla mucosa della regione perianale, il quale provoca infiammazione
La fragilità delle pareti delle vene emorroidarie, in genere dovuta a fattori ereditari
Evitare la stipsi con un’alimentazione ricca di fibre (frutta e verdura) mangiando, ad esempio, ogni giorno 4 o 5 prugne secche oppure crusca d’avena (2 cucchiai o 2 capsule gelatinose)
Evitare gli alimenti che rendono le feci ancora più irritanti (spezie forti, caffè…)
Bere a sufficienza per idratare le feci (1,5 litri al giorno o anche di più) e non eccedere nel consumo di alcolici (effetto dilatatore dell’alcool)
Praticare un’attività fisica regolare ma non eccessiva. Infatti le attività intense, violente e ripetute possono traumatizzare le pareti delle vene emorroidarie (in particolare, il ciclismo, l’equitazione o il sollevamento pesi).
Pulire la zona anale dopo la defecazione per eliminare al massimo ogni traccia di materie fecali (acidità) e batteri
Evitare un uso eccessivo di carta igienica asciutta che, oltre a non essere del tutto efficace, può diventare irritante. Effettuare, invece, una pulizia con acqua o, ancora meglio, una pulizia più adatta con salviette specifiche in microfibra (v. MICRO H Salviette), che favoriscono il rilascio di una pellicola protettiva